SCAGLIONAMENTO ORARI SCUOLE DECISO PREFETTURE: SINDACATI E PRESIDI NON CI STANNO

Lo scaglionamento degli orari d'ingresso e di uscita degli studenti, deciso dai prefetti di alcune province, genera malcontento nella comunità scolastica che evidenzia disagi e problemi che la misura adottata genera per alunni e loro famiglie - con il rientro a casa dei ragazzi nel tardo poimeriggio; per il personale scolastico; senza trascurare la complessità nell'organizzazione  dell'attività didattica nel rispetto della regolarità.

Sindacati e presidi di diverse scuole non ci stanno, chiedono di rivedere le ordinanze, protestano per le decisioni prese.

A Bari, 55 presidi, di altrettante istituzioni scolastiche, con una lettera, da loro sottoscritta, inviata al prefetto di Bari, Anttonietta Bellomo, chiedono un incontro urgente per discuitere dell'ordinanza che impone l'obbligo di scagionamento degli ingressi. Il 75% degli alunni alle 8, il restante 25% alle 9.40.

A Taranto, dove il prefetto Demetrio Martino ha stabilito lo scaglionamento di ingressi e uscite nelle scuole della provincia ionica, i sindacati territoriali, Confederali - Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda - e le rispettive Categorie della Scuola, hanno, con proprio comunicato, dichiarato inaccettabile il documento della Prefettura di Taranto e organizzato un sit in di protesta per venerdi 17 alle 10 - con il sostegno del personale scolastico, degli studenti, dei genitori e di quanti tengono alla scuola ionica.
- Intervento di Roberto Calienno, segretario generale Cisl Scuola Puglia; TGR 3 Puglia / 14 SET ore 14

- Il comunicato unitario di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda e di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda di Taranto