MANOVRA 2023 E PENSIONI

"Quota 103", uscita in anticipo, incentivo a restare in servizio, rivalutazione degli importi per chi è già in pensione.

Disposizioni contenute  nella Legge Finanziaria 2023, in discussione in Parlamento.
"Quota 103", riguarderebbe, potenzialmente, quasi 48mila lavoratori per un costo, nel triennio 2023-2025, di circa 2 miliardi di euro.
In ogni caso, l'assegno pensionistico non potrà superare i 2600 euro lordi al mese; coloro che avessero diritto ad una pensione maggiore, riceverebbero un importo inferiore sino al raggiungimento del 67mo anno di età.

Previste finestre mobili per l'uscita, i primi beneficiari di Quota 103 andranno in pensione in aprile 2023.

Prorogate di un anno la cosiddetta "APE sociale", per chi svolge lavori usuranti, e "Opzione Donna" seppur con qualche restrizione.
Prevede un incentivo per chi, invece,pur avendo i requisiti per anticipare l'uscita scegliesse di restare  al lavoro: per loro, un aumento in busta paga del 10%.
Novità anche per chi è già in pensione con la rivalutazione dell'importo mensile con aumenti maggiori per chi prende meno e una rivalutazione inferiore per chi invece prende di più. La forchetta va dalle pensioni più basse di oltre 500 euro al mese con una rivalutazione del 120% (sale a 600 euro) e sino ai 2.100 euro la cui pensione verrà rivalutata pienamente all'inflazione; per gli importi superiori ai 2.100, invece, l'aliquota andrà a diminuire sino all'aliquota del 35% di rivalutazione per pensioni oltre i 5000 euro.

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