Dalle pagine de “lo Jonio – Speciale Scuola” – da oggi in edicola, Roberto Calienno, segretario nazionale Cisl Scuola, esprime chiaramente le incongruenze, le perplessità, le criticità sul prossimo (regolare?) avvio dell’A.S.
A parte l’unica nota positiva: no alla DAD; il resto è solo ombre e dubbi: misure anti-covid, discrezionalità e responsabilità per i Ds; no alla misurazione della temperatura; sì ad aereazione ma con quale personale considerato che non è stato riconfermato l’organico Covid ATA così come per quello dei docenti, con l’impossibilità dello sdoppiamento delle classi. A questa carenze va aggiunta quella di organici ordinari abbastanza ridotti, alla mancata assunzione dei supplenti.
Né va trascurato, in Puglia, che ci saranno – per la difforme interpretazione e applicazione delle norme sull’autonomia – ben 56 istituti scolastici dati a reggenza.
“Serve – ribadisce Calienno – definire un quadro organico di investimenti PON, POR e PNRR per innalzare l’offerta formativa”.
Poi, il rinnovo dei contratti per il personale “vogliamo portare a tutti i costi a casa il rinnovo con un aumento a 3 cifre e non ci accontentiamo di promesse elettorali, né consentiremo che venga usata per slogan”.
La mobilitazione continua per la Cisl Scuola, per modificare la L. 79/2022 che ha introdotto modalità di reclutamento e di formazione “completamente inadeguato e inaccettabile. Da rinviare al mittente l’introduzione nella scuola del cosiddetto ‘docente esperto’ che . ben che vada – lo diventerebbe… dopo 9 anni”.