CALIENNO "TORNARE A SCUOLA SOLO IN PRESENZA DI TUTTE LE MISURE DI SICUREZZA, ALTRIMENTI BISOGNA ATTENDERE CHE CI SIANO"

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Pubblicato Giovedì, 28 Gennaio 2021 18:58

Solo in Puglia, unica regione in Italia, è data la possibilità ai genitori – sino ad adesso per gli alunni del 1° ciclo, e dal prossimo 1° febbraio anche quelli delle scuole superiori – di scegliere se far frequentare i propri figli in “presenza” o a “distanza”, la cosiddetta ‘didattica mista’ che crea diseguaglianze nell’apprendimento, che favorisce la dispersione scolastica, che sovraccarica d’impegni il personale scolastico, che vìola l’Autonomia scolastica che, per norma, spetta solo e soltanto alle Istituzioni scolastiche dal 2001. È quanto hanno affermato, stamane in conferenza stampa unitaria, i sindacati regionali FLC Cgil, CISL Scuola, SNALS, GILDA, e le associazioni ANIEF e ANP.

Per Roberto Calienno, Segretario Generale della Cisl Scuola Puglia: “Questo modus operandi adottato dal presidente Emiliano non va bene per due motivi. Il primo, il diritto all’istruzione deve mettere tutti allo stesso livello, invece con l'invenzione della ‘didattica mista’ si creano forti disparità tra studenti e, il secondo, la ‘didattica mista’ non esiste: è una pura invenzione, non è prevista dagli ordinamenti e non è presente nel contratto di lavoro né nelle linee guida dettate dal Miur. Applicarla significa solo sovraccaricare gli insegnanti generando caos”. Aggiunge, riferendosi ai docenti “Quelli della primaria hanno già fatto miracoli. Trasportare questa modalità al secondo ciclo sarebbe oltremodo dannoso. Alunni e insegnanti a distanza sono costretti a stare cinque o sei ore di fila attaccati al computer o ad altri dispositivi, e ciò è anche contro i principi di tutela della salute dei singoli”.

Sindacati e Associazioni chiedono che se è accertata la condizione di sicurezza nelle scuole, si faccia regolarmente lezione in presenza con l'utilizzo dei dpi e nel rispetto dei protocolli di prevenzione; se, invece, il rischio di contagio in Puglia è da considerarsi talmente alto da rendere eccessivamente pericolose le lezioni in presenza, che sia portata avanti la didattica a distanza in ossequio al DPCM. E, se tale rischio è considerato alto, allora è conseguenziale, oltreché ovvio, che il personale scolastico rientri nella 2° fase del piano di vaccinazioni.

In conclusione, CaliennoNon vogliamo metterci di traverso, il nostro obiettivo è quello di collaborare e offrire contributi costruttivi, anche alla Presidenza della Regione Puglia. Con questa conferenza stampa – che vede unite tutte le rappresentanze del personale scolastico (ATA, docenti e dirigenti scolastici) che condividono la nostra posizione – auspichiamo che il presidente Emiliano prenda atto di quest’unità d’intenti e si comporti di conseguenza nell’emanazione della prossima ordinanza regionale, ovvio dopo il prossimo 5 febbraio. Se così non dovesse essere, avvieremo forme di mobilitazione che possono trovare la loro ratio anche nel fatto che la ‘didattica mista’ non è prevista da alcun ordinamento”.