FORMATORI: "NESSUNA CERTEZZA OCCUPAZIONALE. MANCANO VOLONTA' POLITICA E DIRIGENZIALE"

"A tutt'oggi, non c'è alcuna certezza sul futuro occupazionale dei 128 formatori, nonostante le assicurazioni ricevute nei numerosi incontri svolti con l’assessore Sebastiano Leo e il direttore generale Arpal Puglia, Massimo Casano, per il rientro dei suddetti lavoratori nei Centri per l'Impiego".
Con fermezza, ed estrema chiarezza, tanto denunciano oggi, con proprio comunicato unitario, FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS di Puglia.
Menga, Calienno, Verga e De Bernardo ribadiscono "mancano volontà politica e dirigenziale per la risoluzione immediata del problema".
Si assiste - aggiungono - a una "sorta di scaricabarile tra le stesse Arpal e Regione Puglia".
Per i segretari generali della Puglia "è indispensabile che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, affronti in prima persona il problema occupazionale di questi formatori adottando i provvedimenti necessari per far rientrare i formatori in ARPAL, per definire il futuro degli stessi a medio e lungo termine e per trovare una soluzione chiara ed univoca per il periodo che va dal 1 gennaio 2021 a quella che sarà la data del rientro in servizio dei formatori".
"Sit-in di protesta lunedì 1 febbraio 2021, dalle 10 alle 13 presso la sede dell'Arpal in viale Corigliano 1", annunciano FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS non dimenticando che "della cessazione del servizio, si è avuta contezza solo alle ore 14 del 31 dicembre ultimo scorso". Rimarcano che tale è un "comportamento intollerabile e lesivo della dignità e dei diritti dei lavoratori, tanto più perché realizzato da un’Agenzia che è comunque di emanazione della Regione Puglia".

- Il comunicato stampa FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS di Puglia